In che cosa consiste il grande rialzo del seno mascellare? Prima ancora di rispondere a questa domanda, spieghiamo cosa sono i seni mascellari e qual è la loro funzione. I seni mascellari sono due e sono delle cavità vuote all’interno dell’osso mascellare, posizionato sotto gli zigomi, all’interno del cranio. Hanno tre funzioni essenziali: umidificare, lubrificare e riscaldare l’aria che inaliamo respirando. Il seno mascellare corrisponde alla zona dei premolari e dei molari ed è ricoperto da una membrana, la membrana di Schneider.
Ora che abbiamo fatto chiarezza su cosa sono i seni mascellari e dove sono posizionati, possiamo procedere con la spiegazione del grande rialzo del seno mascellare.
Rialzamento seno mascellare e impianti dentali
Il grande rialzo del seno mascellare è una tecnica chirurgica che si rivela funzionale laddove sia necessario installare degli impianti dentali ma ci sia scarsità di tessuto osseo nella zona dei premolari e dei molari. La carenza di osso può essere una conseguenza di diversi eventi o fattori, come: una patologia parodontale, la perdita dei molari e premolari superiori, la naturale anatomia del cranio o una ridotta distanza tra mascella e seno mascellare. Attraverso il rialzamento del seno mascellare è possibile aumentare il volume osseo in senso verticale attraverso l’elevazione del pavimento mascellare per ottenere lo spazio necessario all’inserimento dell’impianto osteointegrato.
Grande rialzo del seno mascellare: tempi di guarigione e comportamenti da adottare nella fase post operazione
Dopo un intervento di rialzamento seno mascellare i tempi di guarigione sono variabili e cambiano da persona a persona, in base alla tipologia di intervento. Infatti, oltre al grande rialzo del seno mascellare esiste anche il mini rialzo del seno mascellare che consiste in una tecnica chirurgica meno invasiva. In ogni caso, dopo aver subito un intervento del genere – che viene eseguito con anestesia e quindi è indolore – ci sono alcune buone pratiche da adottare nei giorni seguenti per ottimizzare i tempi di guarigione.
Nelle prime 48 ore post intervento da rialzamento seno mascellare è bene mangiare cibi semi-liquidi o comunque molto morbidi e freddi. Evitare in ogni caso di masticare nella zona dell’intervento
Dopo i primi due giorni si potrà ricominciare con i cibi semi-solidi e tiepidi
Per le due settimane seguenti all’intervento, non bisogna passare lo spazzolino né il filo interdentale sulla zona interessata. Per mantenere un’ottimale pulizia del cavo orale si potrà utilizzare un collutorio specifico
Non fumare fino a completa guarigione della zona per non rischiare infezioni
Evitare attività sportive che richiedano uno sforzo eccessivo
Rialzo seno mascellare: prezzo
Quando si tratta di interventi dentali non si può stabilire un prezzo fisso: ogni casistica è diversa dalle altre e di conseguenza il costo delle varie operazioni cambia molto. Per fare un esempio, il grande rialzo del seno mascellare è un intervento il cui prezzo varia in media dai 700 ai 1800 euro; tuttavia, anche questa indicazione generale non ha validità universale poiché esistono sempre dei casi e delle situazioni che fanno eccezione.
Implantologia e chirurgia con DentistArt: il grande rialzo del seno mascellare
Nel nostro studio dentistico a Roma ci occupiamo di implantologia e chirurgia operando interventi di grande e mini rialzo del seno mascellare. Prenota ora la tua prima visita con DentistArt, chiama il numero 3275218281 oppure contattaci tramite il modulo contatti dedicato: .
Il bite è una mascherina mobile che viene posta tra l’arcata dentale superiore e quella inferiore e può essere di due tipologie: morbido, realizzato in silicone oppure rigido, fatto in resina. Inoltre, i bite dentali sono divisi in tre categorie: personalizzati, automodellanti e preconfezionati. I bite personalizzati sono realizzati sulla base di un’impronta presa dal dentista; gli automodellanti, invece, sono mascherine termoplastiche che si adattano all’impronta dentale del paziente. Infine, i bite preconfezionati sono placche in resina che hanno una conformazione standard. Questi ultimi non rappresentano la scelta migliore poiché, anche se hanno un prezzo inferiore rispetto agli altri tipi di bite, il fatto di non essere modellati sull’impronta della tua dentatura non li rende efficaci come quelli personalizzati. L’utilizzo del bite è funzionale per diversi disturbi del paziente ma, nello specifico, quando parliamo di bite posturale stiamo indicando un dispositivo che serve al riposizionamento mandibolare. Di seguito ti spieghiamo cos’è il riposizionamento mandibolare e perché è fondamentale intervenire quanto prima quando si presenta questa situazione.
Bite riposizionamento mandibolare: di cosa si tratta?
Definiti anche “apparecchi ortopedici”, i bite posturali agiscono sul sistema cranio-mandibolare, favorendo il rilassamento della muscolatura e sollevando il carico sui denti e sulle articolazioni. Quando la situazione del paziente richiede un riposizionamento mandibolare, il bite posturale ha la capacità di ripristinare il corretto funzionamento del meccanismo di apertura e chiusura della bocca.
Il bite posturale viene utilizzato, quindi, per risolvere tutte quelle complicazioni che riguardano l’apparato stomatognatico, formato da: denti, gengive, mascella, muscoli della masticazione, epitelio, nervi e articolazioni temporo-mandibolari. Grazie all’utilizzo del bite si possono risolvere molte problematiche, come: bruxismo, malocclusione e cattiva postura. Difatti, un errato posizionamento mandibolare o il digrignamento notturno dei denti spesso causano dolori alla schiena, alla cervicale e disturbi della postura oltre che il deterioramento dello smalto dentale. Malocclusione e postura sono collegati tra loro al punto che molti atleti utilizzano il bite posturale riscontrando un notevole miglioramento delle proprie prestazioni grazie all’ottimizzazione della postura.
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Lo gnatologo è la figura professionale che diagnostica e cura i problemi di bruxismo, malocclusione e si occupa del riposizionamento mandibolare. Se pensi di digrignare i denti o di avere un problema di malocclusione, dovresti rivolgerti ad uno specialista: ti sconsigliamo assolutamente di acquistare un bite preconfezionato senza indicazioni da parte del tuo dentista di fiducia poiché c’è un alto rischio di peggiorare la propria situazione anziché curarla.
Se pensi di aver bisogno di un bite posturale, non devi fare altro che contattarci: ti aspettiamo nel nostro studio dentistico a Roma – Dentistart. Prenota subito la tua prima visita con noi: chiama il numero 3275218281, ti aspettiamo!
Gli ottavi molari, più comunemente conosciuti come “denti del giudizio”, non hanno una reale funzione ai fini della masticazione eppure sono spesso portatori di fastidi e problemi. Le loro origini sono lontane nel tempo e la loro presenza, ad oggi, sembra quasi un “non adattamento”; ne avevamo parlato qui nell’articolo sull’estrazione del dente del giudizio.
Ciò detto, dobbiamo farci una ragione del fatto che, nonostante la loro più che dubbia utilità, i denti del giudizio fanno parte della nostra dentatura e spesso ci creano qualche problemino. Infatti, il nostro articolo di oggi parla di estrazione ottavo incluso ed è già abbastanza evidente che si riferisca ad un problema: dopotutto, se non fosse una condizione complicata, perché mai il dentista consiglierebbe l’estrazione?
Nel corso di questo articolo tratteremo vari argomenti, come: i motivi che portano all’estrazione di un ottavo incluso e cosa si deve fare nella fase post estrazione dente del giudizio. Cercheremo anche di rispondere, per quanto possibile, alla domanda che più spesso le persone si fanno su questo argomento, cioè: “Quanto costa estrarre il dente del giudizio?”
Estrazione dente del giudizio: in quali casi diventa necessario?
Non sempre i denti del giudizio sono da rimuovere, esistono casi in cui questi denti non arrecano alcun fastidio o problema e quindi possono essere lasciati lì. Tuttavia, nella maggior parte dei casi non è così. Ci sono alcune circostanze in cui l’estrazione del dente del giudizio è l’unica scelta possibile per migliorare la situazione del paziente: vediamo quali sono di seguito. Quando il dente è incluso: l’estrazione ottavo incluso è necessaria poiché questo dente, non trovando lo spazio necessario per uscire, rimane all’interno della gengiva. In questo caso, il dente potrebbe anche “sdraiarsi” e mettersi in posizione orizzontale all’interno della gengiva nel tentativo di uscire ma non riuscendoci potrebbe causare un disallineamento degli altri denti. Per estrarre il dente incluso, il dentista procederà ad aprire chirurgicamente la gengiva per poi estrarre il dente (potrebbe essere necessario dividerlo in più parti) e poi chiuderà la ferita con dei punti di sutura.
Quando il dente del giudizio è cariato: un dente del giudizio che viene eroso da una carie più o meno aggressiva solitamente non viene curato. Dato che non ha utilità ai fini della nostra masticazione, tanto vale estrarlo.
Quando si forma un ascesso: se sospetti la presenza di un ascesso, rivolgiti subito al tuo dentista di fiducia. Se non curato in tempo, un ascesso può compromettere la tua salute dentale in diversi modi.
Quando il paziente deve mettere l’apparecchio ortodontico: i denti del giudizio hanno la capacità di esercitare una certa forza sugli altri denti, tanto da riuscire a contrastare quella dell’apparecchio ortodontico e vanificare i suoi sforzi per allineare i denti.
Solitamente estrarre un dente del giudizio non è un intervento difficile, anche se dipende sempre dalla situazione del singolo paziente.
Indicazioni generali per il post estrazione dente del giudizio
Innanzitutto è normale osservare gonfiore e sanguinamento gengivale dopo l’estrazione del dente del giudizio, quindi non preoccuparti. Potresti anche sentire dolore, in questo caso sarà il tuo dentista a consigliarti la giusta terapia post estrazione. Subito dopo l’estrazione è bene tenere il ghiaccio (non a contatto diretto con la pelle ma avvolto in un panno morbido) all’esterno della mascella, in modo da ottenere un po’ di sollievo e alleviare il gonfiore. Nei giorni successivi all’estrazione del dente del giudizio dovrai seguire alcune indicazioni per aiutare la guarigione della ferita: utilizzare un collutorio disinfettante (che ti consiglierà il tuo dentista) e iniziare a effettuare gli sciacqui in maniera molto delicata non prima di 24 ore dall’intervento. E poi: non bere alcolici, non fumare, non consumare cibi o bevande troppo calde o troppo fredde e niente gomme da masticare. Questi accorgimenti generali e altri consigli che ti fornirà il tuo dentista di riferimento aiuteranno la tua ferita nel processo di guarigione.
Quanto costa estrarre il dente del giudizio?
Eccoci arrivati alla domanda più comune su questo argomento: il costo per l’estrazione ottavo incluso o erotto. Non possiamo dirti con precisione quale sia questo costo poiché è strettamente legato al singolo caso. Generalmente, quando si tratta di un’estrazione semplice, il costo si aggira attorno ai 120-150 euro ma se subentrano alcune complicazioni questo prezzo può salire fino ai 400 euro. L’unico modo per scoprire quanto costa estrarre il tuo dente del giudizio è prenotare la tua visita nel nostro studio dentistico Roma – DentistArt e venire a trovarci. Dopo la visita, avremo un quadro completo della situazione del tuo cavo orale e potremo comunicarti il prezzo per la tua estrazione.
Per prendere il tuo appuntamento puoi chiamare il numero 3275218281, oppure compilare il modulo di contatto presente sul nostro sito. Ti aspettiamo per la tua prima visita con DentistArt!
Le protesi dentali possono essere mobili o fisse ma entrambe hanno la stessa funzione: ripristinare i denti che il paziente ha perso, tanto da un punto di vista estetico, quanto da un punto di vista masticatorio. Nel corso di questo articolo parleremo di protesi dentali estetiche e, in particolare, di protesi fisse su impianti con l’obiettivo di darti tutte le informazioni necessarie in merito.
Protesi dentali estetiche fisse o mobili: cosa sono e come vengono realizzate
Le protesi dentali estetiche possono essere fisse o mobili e riescono a riprodurre esteticamente e funzionalmente la dentatura originaria del paziente. Con protesi dentali mobili indichiamo quelle che comunemente chiamiamo dentiere: queste sono costituite da due parti, una riproduce la dentatura e un’altra la gengiva. Quando, invece, parliamo di protesi dentali fisse ci riferiamo a delle protesi che possono essere fissate ai denti naturali oppure agli impianti: in quest’ultimo caso, il paziente ha perso i suoi denti quindi, gli elementi che fanno da pilastro alle protesi sono sostituti dei denti naturali, appunto gli impianti dentali. Le protesi fisse su impianti vengono installate tramite cementazione o avvitamento e possono essere realizzate in forma di corone o ponti: la corona è una protesi che sostituisce un singolo dente mentre il ponte è una protesi che si utilizza quando a mancare sono più denti.
Protesi dentali fisse su impianti: corone e ponti
Le corone sono delle protesi dentali fisse che possono essere ancorate sia ad un impianto dentale che a un dente naturale. Fino a qualche anno fa le corone dentali avevano una parte interna composta di metallo mentre esternamente erano fatte di ceramica. Ad oggi, il metallo è stato eliminato e sostituito con altri materiali come: ceramica, metallo-resina o zirconio-ceramica. Il dentista può decidere per la corona dentale in due casi: per coprire un impianto oppure per tutelare un dente naturale in alcuni casi specifici come quando il dente risulta gravemente compromesso da una carie o quando, in seguito ad una devitalizzazione, il dente è diventato molto fragile.
Il ponte dentale, invece, è una protesi dentale fissa composta da diverse corone. Il materiale delle corone che compongono il ponte può essere ceramica, porcellana o zirconio-ceramica. Il ponte dentale ha una durata minima di 5 anni e una massima di circa 15 anni: questa dipende molto sia dall’abilità di chi effettua il lavoro, sia dall’attenzione con cui il paziente cura la sua igiene orale quotidiana, con spazzolino, filo interdentale e scovolino, e periodica, prenotando una pulizia dentale da un professionista ogni sei mesi (o secondo le indicazioni del tuo dentista).
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Nel nostro studio dentistico a Roma ci occupiamo anche di implantologia e protesi dentarie per restituire alla tua dentatura una massima funzione masticatoria oltre che un’estetica identica a quella dei tuoi denti naturali. Prenota la tua prima visita nel nostro studio: chiama il numero 3275218281 e ottieni subito il tuo primo appuntamento con noi. Ti aspettiamo!
L’implantologia dentale è la branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire uno o più elementi dentali naturali mancanti attraverso impianti osteointegrati che possano fornire sostegno ad un solo dente, a più denti e anche a intere protesi. Grazie agli impianti dentali, il dentista riesce a riabilitare esteticamente e funzionalmente i denti mancanti. Quando si decide di effettuare un intervento di implantologia, l’elemento di impianto viene inserito subito (nella mandibola o nella mascella) e necessita di tempo per il processo di osteointegrazione: quando l’impianto avviene nella mandibola sono necessari circa 3 mesi mentre, se l’elemento viene inserito nella mascella, i tempi per l’osteointegrazione variano dai 4 ai 6 mesi.
Nel corso di questo articolo faremo chiarezza su questo tipo di intervento e cercheremo di stabilire, per quanto possibile, qual è il costo implantologia.
I vantaggi dell’implantologia dentale
Quando si tratta di sostituire un dente mancante, il dentista ha diverse opzioni a sua disposizione: la protesi dentale parziale rimovibile, il ponte dentale e l’impianto. La protesi parziale rimovibile è una protesi che si poggia sui tessuti molli del cavo orale ed è rimovibile. Il ponte dentale, invece, prevede l’utilizzo di una protesi che risulta sostenuta dai due denti adiacenti attraverso l’utilizzo di cementi adesivi. Infine, l’impianto dentale fornisce il supporto per una corona protesica ed è costituito da tre elementi:
La vite endossea, che replica funzionalmente la radice del dente perso.
L’abutment (il cosiddetto “moncone”), cioè la parte che unisce la vite con la protesi.
La protesi dentaria, che sostituisce il dente perso.
Quando a mancare non è un solo dente ma un gruppo di elementi dentali, la soluzione è rappresentata da diversi impianti dentali che possano fare da sostegno al ponte.
L’impianto dentale presenta alcuni importanti vantaggi rispetto ad altre tipologie di intervento, vediamone alcuni:
Gli impianti endossei possono sostituire uno o più elementi dentali
Consentono di ripristinare funzionalmente ed esteticamente il dente o i denti mancanti senza presentare differenze visibili rispetto ai denti naturali
La loro durata, nella maggior parte dei casi, è a vita
Gli impianti dentali non hanno alcun effetto sugli altri denti, a differenza del ponte dentale che utilizza altri elementi dentali come pilastri.
Qual è il costo implantologia?
La maggior parte delle persone cercano in rete “costo impianto dentale Roma” o “impianti dentali prezzi”: per questo è bene chiarire fin da subito che il prezzo per un intervento di implantologia non può essere stabilito a monte. Ogni paziente presenta una situazione che necessita di un intervento mirato, quindi anche il prezzo sarà personalizzato. Possiamo comunque fornire un’indicazione generale dicendo che in Italia, il costo di un impianto dentale per un solo dente, comprensivo di corona, oscilla tra i 1.500€ e i 3.000€. Quando, invece, la situazione del paziente richiede un intervento di implantologia dentale che interessa un’intera arcata, il prezzo degli impianti può partire dai 5.000€ fino ad arrivare a 30.000€. È importante non farsi intimorire da queste cifre perché il costo implantologia può essere stabilito in modo preciso solo dopo aver effettuato una visita da un professionista che saprà analizzare la tua situazione dentale.
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Se hai perso un dente in seguito ad un trauma o per altre cause, la soluzione per ripristinare l’elemento dentale perso potrebbe essere l’implantologia dentale. Prenota la tua prima visita nel nostro studio dentistico Roma – DentistArt: chiama il numero 3275218281. Ti aspettiamo!
L’avulsione dentale, meglio conosciuta come estrazione dentale, è un’operazione molto comune è può verificarsi per diverse ragioni. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sia sulle tipologie di estrazioni dentali e sulle loro cause, sia in merito a uno dei dubbi più diffusi, cioè quanto costa togliere un dente. Non esiste una risposta univoca a quest’ultima domanda poiché, prima di stabilire il costo di un’estrazione dentale è necessario conoscere ed esaminare la situazione odontoiatrica del paziente.
Avulsioni dentali: tipologie, cause e costi
Possiamo suddividere le avulsioni dentali in due categorie principali: semplici e complesse. Le estrazioni dentali semplici indicano il tipo di operazione in cui il dentista estrae un dente intero, compresa la corona e la radice, che sia visibile nella gengiva; per questo tipo di intervento il paziente riceverà un’anestesia locale l’estrazione avverrà mediante l’utilizzo di una pinza. Quando, invece, parliamo di estrazione complessa, ci riferiamo ad una situazione più complicata: in questo caso il dente si presenta parzialmente o totalmente incluso e quindi c’è la necessità di intervenire chirurgicamente.
Dopo aver chiarito che le avulsioni dentali possono appartenere a due diverse categorie, di seguito vediamo insieme quali sono le cause che portano il dentista a decidere di procedere con un’estrazione dentale. Esistono diverse condizioni per le quali togliere il dente (o i denti) rappresenta l’unica soluzione possibile come, ad esempio:
Quando un dente si presenta gravemente eroso da una carie e risulta totalmente compromesso;
Nel caso in cui i denti del giudizio siano parzialmente o totalmente inclusi nella gengiva: in questo caso l’estrazione del dente o dei denti è necessaria per evitare l’eventuale formazione di ascessi dentali e infezioni;
Quando manca lo spazio necessario per la fuoriuscita dei denti del giudizio la quale potrebbe causare un accavallamento degli altri denti;
In seguito a un trauma che comprometta un dente provocando la sua rottura.
Dopo aver fatto luce su cos’è un’estrazione dentale e su quali sono le situazioni odontoiatriche che conducono a questo tipo di intervento, cercheremo ora di rispondere al quesito centrale di questo articolo: quanto costa togliere un dente.
Hai cercato in rete “estrazione molare costo” e i risultati sono i più disparati? Devi sapere che non è possibile stabilire il costo di un’estrazione dentale senza avere un quadro completo della salute orale del paziente, quindi, senza aver fatto un controllo da un professionista. Quello che però possiamo dirti è che esistono delle fasce di prezzo in cui rientrano le avulsioni dentali: ad esempio, un’estrazione semplice ha un costo che può variare dai 75€ ai 100€ mentre, un’avulsione dentale di tipo chirurgico ha un prezzo più elevato, compreso tra i 100€ e i 250€.
È ovvio che queste cifre rappresentano solo un’indicazione e che per poter ottenere un preventivo preciso per la tua estrazione dentale dovrai sottoporti a un controllo da un professionista che potrà valutare la tua situazione.
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L’estrazione dentale è sicuramente l’ultima cosa che il dentista si augura per i suoi pazienti, tuttavia in alcuni casi rappresenta l’unica strada percorribile. Ciò che può aiutarti a mantenere i tuoi denti in salute ed evitare, fin quanto possibile, delle estrazioni dentali causate da patologie o carie è sicuramente l’azione complementare dell’igiene quotidiana del tuo cavo orale, insieme ad una pulizia professionale eseguita almeno una o due volte l’anno e dei controlli periodici dal dentista.
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L’igiene orale quotidiana è un processo fondamentale per mantenere il nostro cavo orale sempre in salute. Tuttavia, una scrupolosa pulizia quotidiana a base di spazzolino, filo interdentale e collutorio, seppur importantissima, non è sufficiente per preservare al meglio la nostra dentatura. È infatti indispensabile sottoporsi a una pulizia dei denti professionale da eseguire una o due volte l’anno, a seconda della raccomandazione del nostro dentista di fiducia.
Nel corso di questo articolo ti spiegheremo come viene eseguita sia una pulizia dei denti professionale, sia una levigatura radicolare (che potremmo definire, in prima battuta, un trattamento intensivo di pulizia dei denti). Poi, vedremo quali sono le differenze tra questi due interventi e risponderemo ad un quesito molto comune, ovvero il loro costo. Infine, ti spiegheremo perché ti dovresti affidare a noi se sei alla ricerca di qualcuno che effettui pulizia denti Roma o ancora più nello specifico, pulizia denti Garbatella.
Pulizia dei denti e levigatura radicolare: le differenze tra questi due trattamenti
Iniziamo subito dicendo che questi due trattamenti sono diversi tra loro e quindi rispondono a diversi bisogni.
La pulizia dei denti è sicuramente più conosciuta poiché è un trattamento periodico cui ci si sottopone anche due volte l’anno. Questo trattamento viene chiamato anche “detartrasi” e riesce a rimuovere tutti i depositi di tartaro e placca accumulati sul dente e nel solco gengivale (appena sotto la gengiva). Seguire l’indicazione del nostro dentista e prenotare una pulizia dei denti periodica è molto importante al fine di prevenire e curare stati infiammatori come la gengivite e patologie come la piorrea o parodontosi. Durante questo trattamento non proverai alcun dolore, l’unica cosa che potresti sentire è un leggero fastidio, niente di più; la seduta durerà circa 45 minuti e, subito dopo, i tuoi denti saranno molto più lisci e luminosi. Il tuo dentista utilizzerà diversi strumenti per pulire i denti, manuali e meccanici. Alla fine della pulizia i tuoi denti saranno anche lucidati così da riprendere la loro tonalità originale di bianco e attenuare gli aloni superficiali causati dagli agenti esterni. Ovviamente, il mantenimento della pulizia periodica effettuata da un professionista avviene tramite l’igiene orale quotidiana casalinga, che deve seguire alla lettera i consigli del tuo dentista.
Mentre la pulizia dei denti è raccomandata a tutti, un trattamento di levigatura radicolare è un intervento che viene consigliato solo in casi particolari, come ad esempio quando il tartaro sotto la gengiva arriva molto in profondità o quando è presente una malattia paradontale pregressa. Tramite questo trattamento, il dentista potrà rimuovere i depositi all’interno della gengiva e levigare le radici attraverso l’eliminazione di placca e tartaro. Possiamo comunque dire che la pulizia dei denti e la levigatura radicolare non si escludono a vicenda, infatti è abbastanza comune che un trattamento di levigatura radicolare sia preceduto da una pulizia dei denti professionale.
Pulizia dei denti e levigatura radicolare: il costo
Hai cercato su internet “levigatura radicolare costo” e i risultati ottenuti ti hanno confuso? Hai trovato prezzi così diversi tra loro tanto che uno è il doppio dell’altro? Sappiamo che la situazione in rete è questa; quello che ci teniamo che tu sappia, invece, è che se qualcuno ti propone un prezzo fisso per un trattamento di questo tipo, probabilmente non sa quello che sta dicendo.
Possiamo dirti con assoluta certezza che i trattamenti di cui ti abbiamo parlato non possono avere un prezzo definito in partenza: sia la pulizia dei denti, sia la levigatura radicolare hanno un costo che dipende quasi esclusivamente dalla situazione del singolo paziente. Quindi, qualsiasi professionista potrà dirti il prezzo del tuo trattamento solo dopo una prima verifica dello stato del tuo cavo orale. In linea generale possiamo dirti che, sicuramente, la pulizia dei denti periodica è un trattamento meno dispendioso rispetto alla levigatura radicolare e che, quest’ultima, può avere un costo compreso tra i 350 e i 700 euro in base alla situazione soggettiva del paziente.
Pulizia denti Garbatella: DentistArt ti aspetta!
Il nostro studio dentistico Roma si occupa di odontoiatria conservativa, di implantologia e di odontoiatria estetica: in questo modo ci prendiamo cura del tuo sorriso a 360 gradi. Pensiamo che un sorriso bello sia un sorriso sano, quindi ci dedichiamo con la stessa attenzione sia all’aspetto estetico dei denti, sia al loro stato di salute, e sappiamo che entrambi sono strettamente legati alla prevenzione. Perciò è fondamentale avere la buona abitudine di praticare un’igiene orale quotidiana attenta e prenotare una pulizia dei denti ogni 6-12 mesi, a seconda del consiglio del tuo dentista. Ti aspettiamo in Viale Leonardo Da Vinci, 175-177 per la tua prima visita con DentistArt!
Se i tuoi denti non sono perfettamente dritti e il tuo sorriso appare asimmetrico, non disperare: è una situazione davvero molto frequente, sia nei bambini che negli adulti. Sappiamo già cosa stai pensando: l’immaginario comune vuole che, ad una dentatura storta corrisponda un apparecchio ferroso, ingombrante e assolutamente non discreto. È comprensibile che, soprattutto per una persona adulta, sia difficile immaginare di dover mettere un apparecchio fisso così evidente. Abbiamo però una grande notizia per te: grazie alle moderne tecniche ortodontiche esiste una soluzione innovativa e molto discreta per intervenire sulla tua dentatura senza la necessità di applicare fili o attacchi sui denti e garantendo comunque un risultato impeccabile. Stiamo parlando dell’ortodonzia invisibile o apparecchio Invisalign.
Uno dei primi interrogativi che ogni paziente si pone in merito all’ortodonzia invisibile è il prezzo. Quello che possiamo dirti con assoluta certezza è che non è possibile stabilire a priori il prezzo per l’ortodonzia invisibile poiché, trattandosi di una tecnica che interviene su problemi estetici e malocclusioni, è evidente che il prezzo dipenda dalla situazione di ogni paziente. Vediamo, di seguito, come agisce questa tecnologia moderna sulla dentatura del paziente e quali sono i vantaggi che presenta rispetto a un apparecchio “tradizionale”.
Scopriamo insieme cos’è e come funziona l’apparecchio invisibile
L’apparecchio Invisalign è invisibile ma garantisce dei grandi risultati. Tuttavia, questi ultimi dipendono anche dal paziente: di fatti, l’ortodonzia invisibile funziona attraverso l’utilizzo di alcune mascherine trasparenti che devono essere applicate correttamente e indossate per almeno 21 ore al giorno. Proprio per questo aspetto l’ortodonzia invisibile è consigliata nelle persone adulte che possono prendersi parte della responsabilità per quanto riguarda il risultato finale anche perché, se non si seguono le prescrizioni mediche alla lettera, il rischio è quello di non ottenere i risultati sperati o di impiegare un tempo maggiore rispetto a quello previsto per sistemare la tua dentatura. L’ortodonzia invisibile funziona tramite l’utilizzo di quelle che chiameremo delle mascherine per denti storti che sono essenzialmente degli allineatori trasparenti in grado di esercitare una forza che riposiziona i tuoi denti in maniera corretta. Durante l’intero trattamento di ortodonzia invisibile utilizzerai diverse mascherine che sostituirai all’incirca ogni 15 giorni. Queste presentano tanti vantaggi rispetto all’apparecchio fisso: il primo punto a favore dell’apparecchio Invisalign, neanche a dirlo, è la sua discrezione. Le mascherine che indosserai sono trasparenti e non creano alcun disagio. In secondo luogo, l’apparecchio invisibile è rimovibile: ciò significa avere una grande facilitazione per effettuare un’accurata pulizia dei denti dopo i pasti. Inoltre, quando si opta per l’ortodonzia invisibile, le sedute dal dentista sono molto più brevi e meno frequenti (in genere, ogni 4-6 settimane) rispetto a quelle che occorrono a un paziente con un apparecchio ortodontico fisso, anche perché non c’è alcun rischio di avere emergenze che solo il nostro dentista può risolvere, come nel caso dell’ortodonzia fissa. Infine, l’apparecchio Invisalign non irrita le mucose orali poiché è privo di elementi metallici e quindi non ci arrecherà alcun fastidio.
Un altro aspetto positivo dell’ortodonzia invisibile è che questa è molto efficace per risolvere gran parte delle problematiche legate a malocclusioni, come: presenza di uno spazio di troppo tra due denti; il cosiddetto “morso profondo”, situazione per la quale l’arcata dentale superiore si sovrappone troppo con quella inferiore; il “morso aperto”, ossia quando i denti anteriori non riescono a toccarsi tra loro; e, infine, l’affollamento dentale, uno dei problemi più frequenti e che si presenta a causa di un’arcata non abbastanza spaziosa per accogliere tutti i denti senza che questi si affollino tra loro.
Tuttavia, tra i molti e importanti aspetti positivi di questa nuova tecnica ortodontica, c’è anche un piccolo neo: quando inizierai a indossare la mascherina invisibile, potrai avere qualche difficoltà nel pronunciare alcune lettere dell’alfabeto. Tuttavia, non consideriamo questo aspetto come un reale problema dato che si tratta di una piccola complicazione che svanisce dopo i primi giorni di utilizzo dell’apparecchio invisibile.
Prenota ora la tua visita per il tuo nuovo apparecchio invisibile
Nel nostro studio dentistico Roma – DentistArt ci occupiamo dell’ortodonzia invisibile, una tecnica di allineamento dentale all’avanguardia idonea soprattutto alle persone adulte che vogliano intervenire in tal senso sul proprio sorriso.
Prenota la tua prima visita chiamando il numero 06 45502180 o compilando il modulo di contatto che trovi sul nostro sito: dopo aver valutato la tua situazione, ti introdurremo al mondo dell’ortodonzia invisibile e in poco tempo otterrai un sorriso da 10 e Lode!
La paradontosi, conosciuta anche come parodontite, piorrea o malattia parodontale, è una malattia infiammatoria che colpisce il parodonto, il quale comprende i tessuti del dente, ossia: gengiva, cemento radicolare, legamento parodontale e osso alveolare. Questi tessuti sono di sostegno al dente e fanno sì che questo rimanga ancorato al tessuto osseo. Questa infiammazione è classificata come il secondo stadio del disturbo gengivale e anche il più grave: la paradontosi, però, non è irreversibile se curata da subito. Tuttavia, se non curata da un professionista e in maniera tempestiva può portare alla perdita dei denti.
Vediamo, di seguito, quali sono i primi segnali della paradontosi che dobbiamo osservare per poi correre ai ripari, salvare i nostri denti e non rischiare di sviluppare una condizione di paradentosi diffusa.
Curare la parodontite naturalmente: si può?
Rispondere a questa domanda è abbastanza semplice: non esistono rimedi naturali per la cura della paradontosi che possano sostituire l’intervento di un medico. Esistono, però, alcune abitudini che possiamo adottare e dei prodotti naturali da utilizzare per prevenire questo stato infiammatorio i quali, insieme alle cure e ai consigli di un professionista, possono aiutarci a migliorare la salute delle nostre gengive. Difatti, il paziente che presenti gengivite o parodontite può affiancare alla terapia farmacologica alcuni prodotti naturali come un gel a base di aloe vera che ha una forte azione lenitiva e antinfiammatoria; oppure, un prodotto a base di equiseto che presenta grandi proprietà emostatiche, quindi aiuta a ridurre il sanguinamento gengivale. Pur trattandosi di prodotti naturali acquistabili in erboristeria, è sempre bene consultare il proprio dentista che, in base alla situazione di ogni paziente, potrà consigliare o meno l’utilizzo di tali prodotti. Oltre ai rimedi naturali, come abbiamo detto in precedenza, esistono anche delle buone abitudini che possono aiutarci a prevenire una paradentosi diffusa laddove sia presente nel paziente un principio di questa patologia. Tra le pratiche che possiamo inserire nella nostra routine quotidiana per prevenire la paradontosi troviamo, ad esempio, l’utilizzo di uno spazzolino a setole morbide che non irriti le gengive e di un collutorio ad azione antisettica per alleviare il bruciore tipico di questo stato infiammatorio.
Cure odontoiatriche per la tua paradontosi
Come abbiamo spiegato nel corso di questo articolo, la paradontosi è lo stadio più avanzato dell’infiammazione gengivale e, se non curato con puntualità e attenzione, può causare la perdita permanente dei denti. È quindi fondamentale sottoporsi ad un controllo odontoiatrico periodico, soprattutto se ci sono avvisaglie di infiammazione gengivale come il sanguinamento quando si lavano i denti o quando si utilizza il filo interdentale oppure l’arrossamento delle gengive. Sarà il tuo dentista di fiducia a valutare la gravità dell’infiammazione e decidere cosa fare.
Per curare la parodontite un professionista potrà inizialmente intervenire in merito all’igiene orale del paziente, che dovrà sottoporsi ad una pulizia periodica per rimuovere il tartaro e la placca e utilizzare prodotti specifici ogni giorno. L’intervento chirurgico è l’ultima soluzione che il nostro dentista ha a disposizione, necessaria quando l’infiammazione è già troppo avanzata o dopo aver fatto altri tentativi che si siano rivelati inutili al fine di curare l’infiammazione. Esistono diversi tipi di interventi chirurgici ma in ogni caso sarà il tuo dentista a decidere quale è la migliore soluzione per te.
Previeni e cura la paradontosi con DentistArt
DentistArt ha a cuore la salute dei tuoi denti: per noi è molto importante, oltre che curare, anche prevenire e per questo siamo sempre pronti a darti tutti i consigli di cui hai bisogno per mantenere il tuo cavo orale in ottima salute. Se vuoi prendere un appuntamento nel nostro studio odontoiatrico Roma, chiama il numero 3275218281 oppure compila il modulo di contatto che trovi sul nostro sito.
L’otturazione dentale, detta anche otturazione odontoiatrica, è un intervento che appartiene all’odontoiatria conservativa, la branca dell’odontoiatria che tutela la dentatura originaria del paziente intervenendo senza compromettere i denti.
Nello specifico, l’otturazione dentale è una procedura restaurativa che si effettua quando un evento patologico come una carie erode una parte non troppo estesa di un dente. Tramite l’otturazione dentale si riempie la cavità creata dalla carie ripristinando la funzione e la morfologia originaria del dente interessato. Non è un intervento particolarmente doloroso o complicato ma spesso può richiedere l’anestesia locale.
Sicuramente cercando informazioni online in merito a “otturazioni dentali costi” avrai trovato prezzi anche molto differenti tra loro. Effettivamente non si può definire un prezzo unico per questo tipo di intervento anche perché molto dipende dal tipo di otturazione che può essere provvisoria o definitiva, in base al materiale utilizzato. Quando l’otturazione è definitiva, vengono utilizzati materiali che garantiscono una certa durata nel tempo come le resine composite o i cementi vetroionomerici. In linea generale possiamo comunque affermare che il costo di un’otturazione dentale oscilla tra gli 80 e i 250 euro e varia in base alla complessità della situazione che il paziente presenta, ossia considerando quante pareti del dente sono coinvolte dall’evento patologico.
Quando l’otturazione non basta: devitalizzazione dente Roma
Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo, l’otturazione dentale o l’intarsio dentale sono la soluzione più adatta quando la carie non ha intaccato una parte troppo ampia del dente. Nel caso in cui la carie colpisca il tessuto pulpare e conduca alla necrosi dello stesso, si procede con la terapia endodontica: l’endodonzia è appunto la branca dell’odontoiatria che cura l’endodonto, cioè la parte interna al dente che contiene la polpa dentaria. Solitamente la tecnica endodontica utilizzata è la terapia ortograda, chiamata comunemente terapia canalare o devitalizzazione. Le fasi della devitalizzazione prevedono l’accesso alla camera pulpare, la detersione degli spazi endodontici, la sigillatura tridimensionale di tutte le strutture del canale (attraverso l’utilizzo di una gomma termoplastica e un cemento canalare autoindurente) e, infine, il controllo radiografico.
Dopo la devitalizzazione dente, l’elemento dentario va ricostruito o incapsulato attraverso l’inserimento di un perno. Ovviamente, prima di procedere con la ricostruzione dentale, l’otturazione dentale provvisoria sarà rimossa e sul dente sarà posizionato un perno a sostegno della ricostruzione. La fase finale prevede che il dente sia coperto da una capsula: in tal modo avverrà il ripristino delle funzioni e della morfologia di quel dente e, al contempo, sarà ridotto al minimo il rischio di fratture dentali poiché un dente devitalizzato è più fragile rispetto ad un dente vivo. La terapia endodontica è la soluzione anche quando un paziente presenta un dente rotto da carie: in tal caso il professionista si occuperà della devitalizzazione dell’elemento dentario fratturato, per poi procedere con l’installazione della capsula.
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